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Ma Ferrara è davvero la Capitale delle biciclette"?"

02-04-2009

Fonte: Il Resto del Carlino, 27/03/2009

Cosa è stato fatto per il '2008 Anno della Bicicletta' in materia di sicurezza stradale? «Dire che la città non è sicura per i ciclisti e che non si fa nulla per la loro sicurezza è sbagliato - cerca di rispondere Gianni Stefanati, referente del gruppo di lavoro 'Uffici Biciclette' coordinato a livello nazionale dal Comune di Ferrara -. Esiste da tempo una mappatura dei cosiddetti 'punti di conflitto', cioè i punti più pericolosi della viabilità cittadina, sui quali Comune e Provincia hanno deciso di intervenire in modo risolutivo». IL PROBLEMA - aggiunge - è che i tempi di realizzazione sono destinati ad essere lunghi: il progetto preliminare dovrà diventare esecutivo e poi definitivo. E poi dovranno essere ultimati i lavori». Nel frattempo che si fa per la sicurezza? «Si fa ancora troppo poco - risponde Stefanati - anche perchè mancano i soldi! Penso ad esempio a piccoli interventi migliorativi, a piste ciclabili più sensate e funzionali o ad una migliore segnaletica». Quali i punti più pericolosi sui quali sarebbe urgente intervenire? «Sono molti - risponde - ma ne citerò solo alcuni. Mi viene in mente l'attraversamento pedonale all'inizio di viale Cavour, dove si verificano continuamente incidenti e dove le auto provenienti da via Modena arrivano ad altissima velocità tagliando la carreggiata. Qui bisognerebbe realizzare un attraversamento in due tempi, magari attraverso un'isola pedonale e ciclabile, per garantire più sicurezza. Penso poi alla zona di San Giorgio, a via Darsena e a via Bologna, dove spero vengano ultimati presto i lavori. In Via Comacchio, fino a via Ricciarelli, che è di proprietà comunale, c'è la pista ciclabile; da via Ricciarelli in poi, che è provinciale, è stato installato un guard-rail. Una vera assurdità!». TRA I RIMEDI che Stefanati indica ci sono le rotatorie per i ciclisti, la 'Casa Avanzata' (una linea d'arresto avanzata per ciclisti, applicata in quasi tutti i paesi europei vista la sua straordinaria efficacia) e l'adozione di impianti semaforici separati in cui i ciclisti hanno la possibilità di svoltare a destra o proseguire diritto in modo indipendente dalla regolazione del semaforo per i veicoli a motore. NEL FRATTEMPO, sempre in tema di sicurezza stradale, la Polizia municipale rende noti alcuni dati sulle contravvenzioni elevate nei confronti dei ciclisti: 233 nel 2007 e 216 lo scorso anno. Un numero non elevato, se preso in termini assoluti, ma che ricorda un dato che molti tendono a dimenticare: si puà essere multati anche in bicicletta. Tra le tipologie di multa più diffuse figurano il passaggio col rosso, la guida col telefonino (come succede quando si guida l'auto), la circolazione contromano, il trasporto di un'altra persona (magari seduta sul manubrio). «Noi cerchiamo di fare prevenzione e di non essere troppo inflessibili - spiegano dal Comando - ma va ricordato che, per il codice della strada, il velocipede è come un vero e proprio veicolo...».

di Cristiano Bendin