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Due morti in undici giorni c'è una viabilità carente

02-04-2009

Fonte: Il Resto del Carlino, 27/03/2009

Protesta della Fiab: «'Ghost bike' per ricordarli»

«DUE MORTI in dieci giorni. Per non dimenticare». E' il titolo dell'iniziativa pubblica che l'Associazione Amici della bicicletta, affiliata alla Fiab, ha indetto per domani alle 16 con ritrovo in bici in via Pomposa incrocio via Pacinotti. «Per non dimenticare - spiegano gli attivisti dell'associazione - installeremo sui luoghi degli ultimi incidenti due ghost bike, due bici fantasma, completamente verniciate di bianco». LUOGO DATA E ORA non sono scelti a caso. Infatti, il primo marzo alle 16, proprio in via Pomposa, luogo del ritrovo, fu investito William Manzoli mentre in sella alla sua bici attraversava la strada sulle strisce ciclo-pedonali. Morì il giorno dopo. Stavamo già preparando l'iniziativa quando l'11 marzo arrivò la notizia che un altro ciclista era stato ucciso in via San Giacomo. Gilles Donald Djoumessi Nguimfack, studente lavoratore camerunense, morì dopo mezz'ora dall'impatto. «Ribadiamo - continuano gli organizzatori - che con tutta la buona volontà non possiamo credere si tratti solo di una tragica fatalità, ma che sia soprattutto il segno di carenze strutturali pesanti le cui responsabilità sono in primo luogo politiche, di scelte e di priorità. Le responsabilità individuali dei fatti spetterà a chi di dovere accertarle. A noi spetta il compito di segnalare le carenze strutturali del sistema della viabilità, come sempre abbiamo fatto spesso inascoltati». NON È UN CASO, rileva la Fiab di Ferrara, che i due incidenti siano avvenuti in due punti ad alto rischio, ciascuno per motivi diversi, ma sempre di carattere strutturale. «Con le ghost bike - spiegano - vogliamo ricordare questi due ciclisti e con loro tutti gli altri vittima della strada. Serviranno da monito per quanti usano la strada e da lapide commemorativa. Ma saranno anche un monito per coloro che amministrano la città, e per i futuri amministratori, affinché sui punti di conflitto tra la mobilità ciclabile e la mobilità motorizzata la loro attenzione sia in cima alle priorità di governo, perché vengano affrontati e risolti. La bici deve essere considerata una risorsa per la qualità dell'ambiente e della vita della città e non un intralcio allo scorrere veloce del traffico. Nell'anno della bici, oltre ai convegni e alle conferenze, avremmo voluto vedere risolto almeno un punto di conflitto da noi da tempo segnalato». L'APPUNTAMENTO è per domani. «Ci troveremo in bici in via Pomposa da dove, dopo aver installato la prima ghost bike, raggiungeremo via San Giacomo, percorrendo via Pomposa-Corso Giovecca-Viale Cavour-Viale Costituzione, dove installeremo la seconda ghost bike». Hanno dato la loro adesione all'iniziativa: Associazione Cittadini del mondo, Ascaf (Associazione studenti del continente africano in Ferrara), Cgil, Grilli Estensi, Legambiente, Progetto Ricicletta. c. b.